Armi, droga, gioielli, ma anche psicofarmaci, droga e carte di credito clonate su Berlusconi market, il quarto più grande sito di ecommerce illegale chiuso delle forze dell'ordine
Dopo anni di attività illegali, i responsabili della più nota piazza virtuale dello spaccio online made in Italy sono stati arrestati. Si tratta dei creatori del Berlusconi Market, piattaforma il cui funzionamento è simile a qualsiasi sito di ecommerce, tranne che per il tipo di merce scambiata: droga, armi, gioielli rubati, documenti falsi e altre merci illegali. Attivi dal luglio del 2017, i creatori del sito erano diventati celebri nel mondo dei mercati illegali per la scelta di ispirare i propri nomi utente a quelli di personaggi politici allora in voga, come Angelino Alfano. Prezzi estremamente concorrenziali e un'alta affidabilità sulla garanzia delle transazioni avevano contribuito a fare la fortuna del servizio, che al momento degli arresti contava oltre 103.000 annunci e un volume complessivo delle transazioni stimato in 2 milioni di euro l'anno.
Ma i responsabili del Berlusconi Market – piattaforma raggiungibile esclusivamente attraverso il bser Tor, che garantisce l'anonimato della connessione – non erano solo i fornitori di un luogo protetto per commercianti e compratori, ma anche membri attivi del traffico illegale e di una comunità i cui traffici sono nel mirino delle forze dell'ordine nelle attività di contrasto al terrorismo.
Frodi tech
Ed è proprio da un procedimento per associazione terroristica che ha origine l'attività del Nucleo speciale frodi tecnologiche della Guardia di finanza di Roma, chiamata a eseguire degli accertamenti su un traffico di documenti falsi tra i quali permessi di soggiorno italiani e passaporti siriani. L'indagine aveva condotto gli ufficiali di Polizia Giudiziaria sulle tracce di diversi utenti, tra i quali un venditore noto con il nome g00d00, attivo tra i forum e i negozi online nei quali vendeva principalmente cocaina. Con l'operazione ribattezzata Darknet.Drug, che si è svolta lo scorso maggio, gli inquirenti sono riusciti a risalire all'identità di due utenti che condividevano l'account e che, da successive verifiche, sono risultati essere tra i tre amministratori della piattaforma Berlusconi Market. Attivo tra il febbraio del 2016 e il giugno del 2018, g00d00 era titolare di un wallet per la gestione dei bitcoin – valuta digitale che permette un certo grado di anonimato – sul quale sono state registrate transazioni per un valore di 732,2452137 bitcoin, per un controvalore reale di circa 846 mila euro.
L'operazione si è conclusa con l'arresto degli indagati e la perquisizione dei loro domicili (due a Barletta e uno ad Andria), che ha portato al sequestro di 2,2 chili di cocaina, circa tremila euro in contanti, armi da fuoco, cartucce di vario calibro e diverso materiale informatico.
Giovani ma “spregiudicati”
Giovani, inesperti ma non improvvisati: per gli inquirenti gli amministratori del Berlusconi Market sono caratterizzati da una “inusitata spregiudicatezzaâ€, come dimostrerebbe il fatto che la piattaforma è stata tenuta online anche dopo gli arresti – ragione per la quale è stata successivamente disposta la custodia cautelare in carcere. E neanche il loro business si poteva dire privo di una strategia di ampio respiro, come dimostrano alcune intercettazioni nelle quali si discute la necessità di rafforzare la tenuta dei server alla notizia che un concorrente – il Dream Market – avrebbe chiuso di lì a poco.
Strategie premiate dal mercato, che dalla Puglia si rivolgeva principalmente a clienti principalmente europei e statunitensi, i quali avevano modo di ordinare via posta una grande quantità di merci ordinate e suddivise per categoria merceologica. Oltre 30 mila annunci riguardavano la vendita di psicofarmaci e sostanze stupefacenti ed erano suddivisi in: Benzos (psicofarmaci), Cannabis & Hashish, Dissociatives (allucinogeni dissociativi), Ecstasy (Mdma o ecstasy), Opioids (oppioidi), Prescription (medicinali soggetti a prescrizione medica), Steroids (steroidi), Stimulants (stimolanti), Psychedelics (sostanze pischedeliche), Pharaphernalia (strumenti per l’alterazione e prodotti per il trattamento delle sostanze stupefacenti), Other (sostanze e farmaci non categorizzate), oltre alla cocaina e all’eroina.
E poi 600 annunci per la vendita di gioielli, 5.000 annunci per la vendita di armi, esplosivi e munizioni, centinaia di annunci per l'acquisto di carte di credito clonate o codici bancari. Un listino estremamente ricco che dopo “Silk Roadâ€, “Alpha Bay†e “Hansa Marketâ€, fa del Berlusconi Market il quarto più grande sito di ecommerce sul dark web a essere reso non più utilizzabile.