Inutile girarci intorno, riducendo la sicurezza allo scarto di una lettera. Un sito o è sicuro, o non lo è. Chrome vuole fare in modo che questo sia chiaro, per cui, annuncia l’azienda, in autunno cambierà il modo in cui sarà indicato agli utenti quando un sito che stanno per navigare tiene alla sicurezza dei loro dati e quando no.
L’Https è l’evoluzione del protocollo di sicurezza dell’Http, e nonostante la sua adozione sia ormai ampiamente diffusa – alla schiera dei sostenitori si è aggiunta anche l’industria dell’intrattenimento per adulti – non tutti i siti la garantiscono. Fino ad oggi, Chrome ha avvisato i suoi utenti quando si trovavano davanti a siti https utilizzando la dicitura “sicuro” (in verde, con relativo lucchetto), all’inizio dell’url. Adesso, dice Google, visto che “bisognerebbe aspettarsi che il web fosse sicuro in automatico”, Chrome cambia il modo di comunicare con il suo pubblico.
A settembre, con Chrome 69, l’indicazione “Sicuro” prima del sito in https verrà rimossa. In ottobre poi, con Chrome 70, sarà introdotto un avvertimento in rosso degli indirizzi che invece sicuri non sono e resterà solo quello.
Una scelta comunicativa che può sembrare irrilevante, e invece è una presa di posizione importante: la sicurezza contro parti terze che saccheggiano pacchetti di dati online non può, nel 2018, essere considerata soltanto un’opzione.